Un uomo è tornato a muoversi dopo che gli è stato impiantato un chip all’interno del cervello: ecco tutti gli aggiornamenti sul caso.
La tecnologia sta facendo passi da gigante soprattutto in campo medico: negli ultimi anni sono state tante le strumentazioni altamente tecnologiche che sono state ideate e sperimentate in medicina e molte di queste hanno permesso di curare malattie che fino a qualche tempo fa erano ritenute incurabili o non erano nemmeno state ancora scoperte. Tra le aziende più attive in questo campo c’è sicuramente Neuralink, società di proprietà del famoso magnate Elon Musk.
Neuralink è una delle tante aziende fondate da Elon Musk e che si occupa nello specifico della creazione di chip che possono essere impiantati all’interno del cervello umano: anche se apparentemente potrebbe sembrare un aspetto pauroso, in realtà si tratta di una tecnologia medica all’avanguardia che permette ai pazienti con deficit motori piuttosto gravi di poter utilizzare dispositivi tecnologici mediante impulsi neurologici, sostanzialmente con il pensiero.
Chip impiantato nel cervello di un paziente: ecco cosa è accaduto
L’azienda Neuralink esiste da diversi anni ed è parecchio tempo che studia e cerca di perfezionare il funzionamento dei chip: chiaramente è uno strumento ancora molto controverso e dunque c’è bisogno di tempo e di diverse approvazioni e test prima di essere introdotto definitivamente in campo medico. Musk negli ultimi anni ha avuto prima l’approvazione per effettuare test sugli animali e successivamente, proprio lo scorso marzo, è stato impiantato il primo chip nel cervello di un essere umano.
Nel corso delle prime sperimentazioni dei chip di Neuralink un paziente è stato sottoposto a un test per verificare le potenzialità della tecnologia: dopo qualche iniziale momento di stallo, il paziente è riuscito a muovere il cursore del mouse e successivamente anche a giocare a un videogioco utilizzando semplicemente il pensiero. Un passo in avanti enorme per la medicina e che può suggerirci che questa tecnologia potrebbe diffondersi sempre di più, anche se chiaramente non è del tutto esente da rischi.
Proprio negli ultimi giorni, a circa due mesi di distanza dall’esperimento riuscito, il paziente sul quale è stato impiantato il chip ha riscontrato alcune problematiche: Neuralink ha comunicato che alcuni dei 64 filamenti del chip si sono disallineati riscontrando difetti nella registrazione dell’attività cerebrale dell’uomo. A quanto pare questo non ha causato danni al paziente anche se le cause sono ancora sconosciute, nonostante questo l’azienda di Elon Musk prevede di rilasciare altri 10 chip entro la fine del 2024.