Ma guidare con le infradito è davvero illegale oppure è una leggenda metropolitana? In questi rischi davvero grosso: cosa non fare mai.
Con l’arrivo del caldo e delle temperature estive, molti automobilisti si pongono una domanda apparentemente banale ma di fondamentale importanza per la sicurezza stradale: è legale guidare indossando le infradito o addirittura a piedi nudi? Questa curiosità non nasce a caso, poiché il comfort durante la guida, specialmente in lunghi tragitti o in giornate particolarmente calde, può influenzare significativamente l’esperienza alla guida.
Un tempo, il codice della strada italiano era molto chiaro e severo riguardo alla questione. Esisteva un divieto esplicito che proibiva agli automobilisti di guidare veicoli indossando ciabatte, sandali, zoccoli o tacchi alti. La normativa era motivata dalla necessità di garantire un uso sicuro e corretto dei pedali del freno e dell’acceleratore (e della frizione per i veicoli non dotati di cambio automatico), che poteva essere compromesso dall’utilizzo di calzature ritenute non adatte alla guida.
Guidare con le infradito è illegale? Cosa rischi in questi casi
Tuttavia, questa specifica disposizione è stata successivamente abrogata. Al suo posto è stata introdotta una norma più generica che impone al conducente l’obbligo di mantenere sempre il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza. Questa nuova formulazione lascia spazio a interpretazioni soggettive da parte delle forze dell’ordine e dei giudici ma stabilisce chiaramente che l’autista deve garantire una tempestiva frenata del mezzo entro i limiti del suo campo visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.
Il cuore della questione risiede quindi nella capacità dell’autista di assicurare una frenata efficace e tempestiva, indipendentemente dal tipo di calzatura indossata. Con l’avvento dei moderni sistemi frenanti più sensibili ed efficienti rispetto ai vecchi impianti meccanici, sembra che la tipologia di scarpa (infradito inclusa) o anche la scelta di guidare scalzi non influenzi negativamente questa capacità.
La Polizia Stradale ha chiarito sul proprio sito ufficiale che il divieto precedentemente menzionato è stato ufficialmente abrogato. Tuttavia rimane fondamentale per ogni conducente autodisciplinarsi nella scelta dell’abbigliamento e degli accessori da utilizzare durante la guida al fine garantire un’efficace azione sui comandi del veicolo come accelerazione, frenata e uso della frizione.
Nonostante la legge permetta tecnicamente la guida con infradito o a piedi nudi sotto il profilo strettamente legale, possono sorgere complicazioni nel contesto degli incidenti stradali riguardanti le compagnie assicurative. In caso d’incidente infatti se venisse rilevato dalle forze dell’ordine attraverso un verbale che al momento del sinistro l’autista fosse scalzo o indossasse calzature considerate non idonee come sandali o infradito questo dettaglio potrebbe essere utilizzato dalla compagnia assicuratrice per attribuire un concorso colpa all’autista riducendo così l’entità del risarcimento dovuto.
In tali circostanze diventa essenziale difendere fermamente i propri diritti nei confronti delle compagnie assicuratrici che tentano ridurre in maniera ingiustificata il risarcimento basandosi su argomentazioni deboli quali quelle relative alla tipologia delle calzature utilizzate durante la guida. Non esiste infatti alcuna base legale solida secondo cui guidare scalzi o con determinate tipologie scarpe possa effettivamente compromettere capacità d’intervento sui comandi veicolari tanto meno influenzare negativamente dinamiche d’un incidente fino punto giustificare riduzione dei compensi assicurativi dovuti.